Una serata di amicizia e di ritorni, con un giardino verticale che diventa lo sfondo perfetto per un romantico photo boot.
Ci conosciamo da 30 anni: anno scolastico ’86-’87, prima fila, primo banco, prima C. Lei la più brava, io quella con la testa perennemente tra le nuvole.
Entrambe nate lo stesso giorno, abbiamo condiviso compleanni e anni bellissimi, prima al liceo, poi a Bologna dove lei studiava medicina, mentre io mi avventuravo in mille strade diverse prima di trovare quella giusta.
Tanti i viaggi fatti insieme ma tanti anche i luoghi in cui abbiamo vissuto distanti l’una dall’altra, fino ad arrivare a oggi che dobbiamo contarne 1.700 di chilometri prima di poterci abbracciare.
Ma una volta all’anno succede sempre e succede proprio il giorno del nostro compleanno.
Questa volta c’erano 45 candeline sulla torta.
Per l’occasione ho organizzato la festa nel mio gazebo da poco impreziosito da un giardino verticale realizzato con lo scopo di rendere meno impattante e più gradevole il muro che lo costeggia e diventato invece un elemento distintivo di tutta la palazzina in cui abitiamo.
Dopo aver preparato buffet e drink, ho deciso di allestire una piccola area per il photo boot della serata proprio davanti al giardino verticale, che si è rivelato perfetto come sfondo delle foto grazie alle numerose essenze che lo compongono, tutte diverse nel colore, nella forma e nei volumi.
La festa è stata un successo. Le foto della serata le ho impaginate in un piccolo album che ho spedito a tutti gli invitati come ricordo dell’evento.
Lo scatto più bello però l’ho incorniciato e appeso in salotto: siamo io e lei davanti alla fotocamera, mentre sorreggiamo la torta, spegniamo le candeline e soffiamo sulle distanze che non ci separano mai.
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